martedì 23 giugno 2015

NEPHILIM

Salve, lettori. Lo so, vi ho imperdonabilmente trascurati per molti mesi, ma purtroppo lo studio matto e disperatissimo all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, presso cui sto seguendo il master di Drammaturgia e Sceneggiatura, mi ha costretta ad abbandonare qualunque progetto avessi in corso.
Ma ora che lezioni sono - finalmente (?) - finite, sono tutta vostra. Inauguro la nuova fase di questo blog con una recensione per l'angolo emergenti. Oggi vorrei parlarvi di un romanzo che mi sta molto a cuore, Nephilim, del giovane scrittore romano Valerio la Martire.
Classe 1981, Valerio ha iniziato a scrivere a dodici anni e non ha più voluto smettere. Pur di non rinunciare a questa passione, ha svolto diversi lavori, tra cui il barman, il commesso, l'operatore turistico... E' stato volontario per Greenpeace e ha lavorato anche per l'Unhcr e per Medici senza frontiere. Insomma, si è decisamente dato da fare.
Adesso ha compiuto un'altra scelta coraggiosa: fare lo scrittore a tempo pieno. Scelta che può sembrare avventata, ma Valerio ha tutte le carte in regola per farcela.
Nephilim - Guerra in Purgatorio - primo romanzo di una trilogia urban fantasy - non è infatti il suo primo romanzo. Editi sono anche Ragazzi geisha (2009, ed. Libreria Croce), Stranizza (2013, ed. Bakemono lab.) e Nopperaboo! (2012, Bakemono lab.).
Nephilim è invece edito dalla ce Armando Curcio Editore. Scopriamolo insieme.


TRAMA:
Ryan è un Infernale. Jonathan è un Celestiale. Non potrebbero essere più diversi. Eppure, quando si incontrano e Jonathan salva la vita di Ryan, tra loro qualcosa cambia. Ma la loro storia è impossibile: le loro famiglie sono in guerra da millenni, nonostante la pace stipulata poco tempo prima.
La famiglia di Jonathan non può accettare che il loro figlio frequenti un Infernale, specie quell'Infernale. Gli amici di Ryan non possono sostenerlo anche in questo. E loro? Loro lo possono accettarlo? Possono accettarsi nonostante le diversità?
Una storia d'amore struggente sullo sfondo di una guerra eterna: la guerra dei Nephilim, figli dell'amore tra Angeli e umani (Celestiali) e Angeli caduti e umani (Infernali).

RECENSIONE:
Lo ammetto senza problemi. Quando il libro di Valerio mi è capitato tra le mani ero molto scettica. Come sapete, non amo gli urban fantasy, li trovo tutti uguali e - di solito - di scarsa qualità. Ma questo... Valerio ci impiega poche pagine a far cambiare idea su questa storia - tutt'altro che banale, nonostante l'apparente semplicità di fondo - e a far cadere tutti i pregiudizi sul genere.
Vuoi per uno stile di scrittura secco, preciso, coinvolgente, vuoi per la storia intricata, che non si limita a raccontare la storiella d'amore tra i due protagonisti, ma che coinvolge tante dinamiche e tanti personaggi, vuoi per la scelta di cambiare spesso punto di vista, in modo da ascoltare direttamente la voce di ogni personaggio...
Credo che la bellezza di questo romanzo sia proprio qui. Analizziamo insieme questi punti.
Come ho già accennato, lo stile di Valerio è secco, quasi chirurgico. Nessun orpello inutile, nessun adagiarsi su metafore fin troppo abusate, solo narrazione pura e semplice. Narrazione rapida, adrenalitica, che ti trascina dentro la storia senza mollarti un attimo. Non puoi fermarti. Devi andare avanti. Semplicemente avanti, fino alla fine, fino alla fatidica domanda: e ora? Non posso aspettare oltre, ho bisogno del secondo romanzo. Ne ho bisogno ADESSO.
Mi succede raramente di aver questo desiderio smodato del prossimo romanzo. E' uno dei motivi per cui non mi piacciono molto le saghe. Di solito, mi stancano. Questa no.
Lo stile del romanzo non si limita a quello che ho scritto sopra, perché Valerio ha deciso di osare in questo romanzo, mettendo insieme più stili: ogni personaggio, infatti, racconta un pezzo della storia e lo fa con la propria voce. In questo modo ogni personaggio è riconoscibile, ogni personaggio è caratterizzato. Anche se non dovessi leggere il nome di chi parla, capirai comunque chi sta parlando.
La storia d'amore tra i due protagonisti è sicuramente centrale, ma non invasiva. In che senso? Nel senso che l'autore non si concentra esclusivamente su questo aspetto, ma lo pone all'interno di una trama più vasta e intricata: la guerra fredda tra Infernali e Celestiali. Una guerra che ha tante componenti, tante fazioni, tanti risvolti, spesso imprevisti e imprevedibili.
Altro pregio è sicuramente il fatto di non aver usato come protagonisti i soliti vampiri o i soliti angeli e demoni, ma di aver rispolverato una figura poco nota dell'Antico Testamento: i Nephilim, appunto.
Insomma, se non è ancora chiaro, è un romanzo che vale la pena essere letto e non soltanto dagli amanti del genere urban. Se non vi siete ancora cimentati col genere e volete provare o se siete stanchi dei soliti urban triti e ritriti, questo è il libro che fa per voi!
Chiudo con un ultimo appunto. E questo mio appunto non può non essere su Val/Valerie. Val è uno dei personaggi della serie. E' un personaggio particolare, ambiguo, pieno di contraddizioni. Val è IL personaggio. Sapete che raramente mi innamoro seriamente di un personaggio (e non valgono i romanzi di Jane Austen, sia chiaro!). Beh, Val è una piacevole eccezione e spero di leggere di più di lui nel prossimo volume della saga.
Per il momento è tutto.

Biancaneve

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